Intarsio

Tecniche tradizionali per creazioni contemporanee

La tecnica dell’intarsio prevede l’accostamento di varie essenze di legno, ognuna caratterizzata da colori e venature differenti, che permettono di “disegnare” e “dipingere” con il legno e ottenere ogni volta un risultato unico e irripetibile.

Per realizzare l’intarsio si procede innanzitutto alla semplificazione della figura che si vuole rappresentare in modo da ottenere delle sagome che, accostate tra loro, andranno a formare il disegno. Le singole sagome vengono ritagliate da cartelle di legno dello spessore di 3-4 mm. Ogni tipologia di legno ha un suo colore (il verde oro dell’acacia, il giallo avorio del bosso, il caldo rosato del ciliegio) e un’infinità di sfumature a seconda di come e dove è cresciuta la pianta e di quale parte si utilizza (sezione vicina alle radici o alla biforcazione dei rami). Gli effetti cromatici si realizzano accostando le diverse essenze lignee e, per dare profondità e tridimensionalità al soggetto, si ottengono le ombreggiature ponendo nella sabbia, precedentemente arroventata, i bordi del pezzo che si intende sfumare, carbonizzandolo ma senza bruciarlo. I singoli tasselli, una volta ultimati, sono incollati tra loro in modo da formare la figura completa. La base dell’intarsio viene scavata con precisione per ospitare la figura, che viene incollata con una colla tradizionale (sciolta a bagno maria) e successivamente levigata per rendere uniforme la superficie. Come finitura si utilizza la gommalacca data a stoppino che esalta in modo sorprendente le venature delle varie essenze.

In questo modo nascono i ritratti, i fiori, gli ornamenti per le cornici e a volte… piccoli elfi che fanno capolino tra le venature del legno.